Luca Bianchini è entrato nella famiglia Forum!
Avete presente quelle tutine a forma di body attillato impermeabile che inguainano i corpi di ironman in carne ed ossa, moderni supereroi che non si lasciano intimidire dalle intemperie e natura inospitale, da falcare a colpi di corsa, ciclismo e nuoto?
Abbiamo avuto l’occasione di parlarne con chi li ha allenati per 13 anni come preparatore fisico della nazionale di Triatlhon, Luca Bianchini e con nostro assoluto sbigottimento ci ha svelato che: no, il Triathlon non è mettere insieme tre pezzi di sport… e allora ho capito finalmente il senso di quelle tutine e di questo sport dove il tutto non è la somma delle parti e le tre discipline, la fatica, il carattere d’acciaio sono solo la pinna dello squalo…
Ma il Triathlon è molto di più, sicuramente non il puzzle di atletica che un neofita del genere potrebbe pensare! Troppo semplice pensarlo così ma anche ingiusto perchè il Triathlon è l’essenza dello sport stesso, della resistenza/resilienza e competitività e socialità.
Luca Bianchini è da poco entrato al Forum come coach della squadra di Triathlon dopo 13 anni dedicati alle sfide e in particolare 4 anni da preparatore fisico della nazionale italiana Triathlon. Per capirci è il trainer che ha portato atleti d’elite alle Olimpiadi di Rio e capisci che lui è il Triathlon quando non ti parla di numeri, gare, risultati ma dell’essenza di uno sport a cui tutti possono avvicinarsi, che migliora il rapporto con se stessi, rafforza il carattere, fa uscire dai binari di una scheda di allenamento per entrare in contatto con la natura e fa della socialità e del divertimento un aspetto fondante.
Quindi tornando all’empasse iniziale, se non è un puzzle di sport, il Triathlon è…
Luca Bianchini: “Il Triathlon è polivalente: dà la possibilità di misurare la propria capacità aerobica, cardiovascolare, resistenza e forza in tre modi differenti, corsa, ciclismo e nuoto. Per essere “bravi” si chiama multilaterale: ottenere lo stesso risultato facendo cose diverse, così posso aumentare le capacità aerobiche e di resistenza attraverso corsa, bici e nuoto ma non in assoluto. A dimostrare la flessibilità di questo sport… c’è il Winter triathlon che compone mountain bike, sci di fondo e corsa, così come il Duathlon che unisce corsa e bici.”
E’ dunque un mondo da sperimentare in base alle proprie preferenze atletiche (per far crollare del tutto la teoria del puzzle…). Insomma il gesto atletico non è il cuore del Triathlon quanto lo è invece la voglia di sfidare i propri limiti, divertirsi, uscire dal contesto urbano per provare percorsi naturali.
Luca Bianchini: “Sì, infatti, al di là delle lezioni ed allenamenti in palestra, gli atleti che seguiamo possono scegliere autonomamente di andare in bici, fare corsa, nuotare dove preferiscono. Generalmente i nostri atleti Forum si incontrano, ad esempio tutte le domeniche a Santa Marinella dove ci sono percorsi in salita, discesa o lungomare ecc. La stagione a Sabaudia di Triathlon è finita due settimane fa, in quanto è normale che d’inverno si modifichino gli allenamenti. Prevalentemente in inverno si fa ricostruzione: si gettano le basi per costruire la forza e la capacità aerobica che servirà con l’inizio della stagione primaverile quando si incrementano le partecipazioni alle gare. Si pensa a perfezionarsi ognuno, a secondo delle necessità, nel nuoto o nel ciclismo o nella corsa.
Come avvengono gli allenamenti di Triathlon al Forum?
Luca Bianchini: “Le lezioni sotto la mia guida di coach, ci sono lunedì, martedì e giovedì dalle 18.30 alle alle 21: il lunedì facciamo preparazione atletica con corsa tecnica e poi alle 20.00 nuoto; il martedì facciamo un lavoro di corsa, ciclismo e il giovedì fondo medio e costruzione aerobica per la corsa. Al di là di questi giorni, mi occupo di inviare ad ognuno degli atleti una tabella con gli allenamenti settimanali dove indico i km di corsa, nuoto e ciclismo personalizzati per ognuno di loro, in base ai loro gap di performance o necessità allenanti.”
Inoltre inserisco anche una parte di preparazione fisica con macchine isotoniche.
I questo modo l’atleta ha la possibilità di allenarsi tutti i giorni che è il minimo se si aspira a partecipare ad una gara, a partire dallo sprint che prevede 750 nuoto, 20 km ciclismo e 5 km corsa, praticamente equivalente ad una mezza maratona. Basta anche 1 ora durante la pausa pranzo ma almeno 6 giorni alla settimana.
Questo significa che ogni allenamento di Triathlon non comprende tutto il percorso dei tre sport, ma è molto più complesso: si può scegliere di rafforzare la propria abilità nella corsa o nel ciclismo, come si preferisce.”
A chi si rivolge?
Luca Bianchini: “Indistintamente dai 6 ai 100 anni! E’ trasversale in termini di età perchè prevede diversi livelli di difficoltà, dallo sprint per arrivare all’Ironman. E’ anche necessario considerare un altro aspetto: su 400 giovani che cominciano a fare Triathlon solo 7 diventano atleti di elite ma questo sport conta 20.000 tesserati in Italia che continuano a praticarlo da amatoriali, appassionati o semplicemente per tenersi in forma in modo sano ed equilibrato. Pensiamo che il Triathlon in Italia, offre tante occasioni per cimentarsi e se pensiamo ad orizzonti più vasti, anche al di là dell’Italia ci sono almeno 2 Ironman al mese, per fare riferimento alla gara più sfidante in assoluto ma non mancano altre competizioni anche per i neofiti. Ricordo tra l’altro che l’allenamento più specifico per la gara è la gara.
Succede spesso ed è consigliabile quindi che anche ragazzi o adulti che magari hanno lasciato l’agonismo in atletica oppure semplicemente amanti del running che sono stufi di fare solo corsa si avvicinano al trisport.”
Perchè un runner dovrebbe passare dalla corsa al Triathlon?
Luca Bianchini: “Pensiamo a Sara Dossena che spesso si allena con la bicicletta per la parte aerobica e poi passa alla parte specifica, con la corsa. Perchè lo fa? E’ un modo per non andare in sovraccarico muscolare, articolare o tendineo – scheletrico. Variare il tipo di attività aerobica serve a questo oltre a divertirsi facendo qualcosa di diverso.
Poi c’è il vantaggio del nuoto: ad esempio i calciatori vanno in scarico gravitazionale allenandosi con il nuoto. E non hanno problematiche muscolo – scheletriche mantenendo anche l’allenamento della parte superiore del corpo rispetto alla corsa.”
Cos’hanno in comune un atleta d’elite e un amatoriale?
Luca Bianchini: “Sicuramente il mettersi alla prova per raggiungere un obiettivo, focalizzarsi su una meta nella propria vita, sfidare se stessi e allenare la resilienza. E poi c’è l’aspetto socializzante, del divertimento che passa per la competizione: io consiglio di cominciare a fare a Triathlon così, per divertirsi e per migliorarsi a livello caratteriale senza alte aspettative agonistiche, poi se devono arrivare, arriveranno!”
Grazie al coach Luca Bianchini e teniamo d’occhio la squadra di Triathlon del Forum perchè questo in questo secondo anno ne vedremo delle belle!